sabato 8 ottobre 2011

Dario Fo: "Berlusconi è crollato! E' crollato...che bel sogno"


"Mi fa venire in mente una pantomima di un grande comico americano degli anni '30 Buster Keaton". Fo racconta: "La situazione e' drammatica con un capataz, un superministro padrone di un governo, un regno delle banane, che si rende conto che il popolo, il suo popolo, non c'e' piu'. E vive nel terrore". Proprio per questo "non ha il coraggio di presentarsi di persona e manda agli incontri con i ministri", con i suoi uomini "una sua statua d'oro. Pero' ogni tanto questa statua scricchiola", e questi si preoccupano: "non e' che viene giu'?

A un certo punto mentre discutono "c'e' uno scatto, la statua scricchiola, si spacca. Tutti corrono, la tengono in piedi, qualcuno la abbraccia e dice 'non andartene, cazzo, se vai via tu noi siamo nella merda, chi ci elegge piu', chi ci da la paga, i privilegi e le macchine blu?". Ma poi la statua inizia a cadere, prosegue nel suo racconto Fo, "Crolla!!!, urlano, fermiamolo, dice un altro, col cavolo e via tutti fuori dal palazzo e poi crolla anche il palazzo". Fuori "c'e' un sacco di gente che ride, sghignazza, e urla 'finalmente non c'e' piu', e' crollato, e' crollato.

Ditelo anche voi- dice Fo rivolgendosi dal palco ai presenti- e' crollato, e' crollato... che bel sogno, che bel sogno...". Ecco, conclude Fo, "perche non rimanga soltanto un sogno, adesso tocca a noi, non basta dire dimissioni o fai un passo indietro. Bisogna che tutti ci si dia da fare".