venerdì 17 giugno 2011

“Masi, con Santoro hai fatto una figura di mer*a"

Bisignani al telefono con l’allora dg Rai, dopo la telefonata ad Annozero

Sarà anche un lobbysta attento alla diplomazia e pronto ad aiutare gli altri, Luigi Bisignani. Ma nell’occasione della telefonata di Masi dopo il patetico show del dg ad Annozero dimostra di avere per lo meno il senso della realtà e una sincerità che non si addice a un diplomatico. Questo, secondo quanto raccontano Antonio Massari e Marco Lillo sul Fatto quotidiano di oggi.

L’ANTEFATTO – L’antefatto è la telefonata di Mauro Masi in trasmissione, con le patetiche lamentele derivate dall’assenza di un rappresentante del PdL ad Annozero. Masi chiama per dissociarsi pubblicamente, e non si capisce bene da cosa, e Santoro lo asfalta per bene dimostrando che è ridicolo, visto che non sa nemmeno se la trasmission sta violando davvero la par condicio o meno. Poi, racconta il Fatto:

Ma la telefonata più surreale è di qualche minuto dopo, quando Masi parla con Bisignani, per avere conforto. “Mi hai visto?”, gli chiede, “Come sono andato?”. “Una figura di merda”: questa è la risposta di Bisignani. Per Masi non sembra davvero la serata giusta e questi dettagli – al di là del peso giudiziario – spiegano che l’ex direttore generale della Rai sentiva fortemente, sopra di sé, il peso, l’influenza e il giudizio del gran consigliere di Gianni Letta, considerato ai vertici della “P4”, scoperta dalla Procura di Napoli. E se l’interrogatorio di Masi davanti ai pm Woodcock e Curcio, a tratti, sfiora il ridicolo, in realtà non c’è nulla da ridere: il suo è il racconto della tv pubblica di questi ultimi anni. Masi a ottobre decide di licenziare Santoro: il direttore di A n n o ze ro ha da poco letto l’editoriale in cui – parlando dell’amministrazione Rai e dell’assenza di contratti per Vauro e Marco Travaglio – p ro – nuncia l’ormai famoso “vaf fan … b i c ch i e re ”. I pm di Napoli gli chiedono di chiarire la situazione, spiegando perché s’è “fatto scrivere la lettera di licenziamento da Bisignani”. Non solo. Gli chiedono anche “chi sia la persona dalla quale”, Masi, “avrebbe prima dovuto fare un passaggio”. “Mi sono rivolto a Bisignani – r isponde l’ex dg – perché, grazie alle sue conoscenze politiche, era bene addentrato nel mondo istituzionale”.

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