martedì 1 novembre 2011

Mondadori decide di querelare Report e la sua conduttrice, Milena Gabanelli


di Martina Strazzeri

Mondadori vs Report. Il programma tv di Raitre in una sua puntata ha rivelato gli interessi appellati «poco trasparenti» di una società in parte riconducibile al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nell'ambito dei giochi online. Si tratterebbe di una società partecipata per il 70% dalla Mondadori, che non ha perso tempo ed ha annunciato una querela.


Marina Berlusconi ha giustificato la querela così: «Per tutelare i nostri interessi illecitamente lesi, così come quelli di tutti gli azionisti».

Secondo gli avvocati Mondadori, il passaggio che avrebbe poi generato la querela sarebbe stato il seguente: «Di particolare gravità per una società quotata sono le affermazioni tese a rappresentare una situazione finanziaria critica, anche a seguito di un presunto risarcimento di 564 milioni di euro alla Cir. Le falsità, evidentemente volute atteso che sarebbero bastate alcune elementari verifiche per evitarle».

E ancora: «La situazione di indebitamento Mondadori non solo non è critica, ma è significativamente migliorata negli ultimi anni come si può facilmente evincere dalla lettura dei bilanci del Gruppo. La tecnica del ‘cash pooling‘ è impropriamente ed artatamente evocata».
Milena Gabanelli, conduttrice della trasmissione tv ha voluto dire la sua in merito, dichiarando: «La questione più importante è un’altra: è opportuno che, in un momento come questo, in un paese con la più alta evasione, il presidente del Consiglio implementi il gioco d’azzardo, con il quale tanta gente si rovina? E che abbia anche un interesse diretto? Questa è la domanda alla quale occorre rispondere. Non si è mai detto che Mondadori si è indebitata a seguito al risarcimento Cir, ma che leggendo i bilanci, depositati presso la Camera di Commercio, si vede che negli ultimi 3 anni l’indebitamento con le banche è passato da 75 milioni a circa a 300 milioni di euro».

La Gabanelli ha proseguito: «Il cash pooling è una tecnica finanziaria che viene evocata da un documento interno ai Monopoli che viene mostrato nella nostra trasmissione e fa riferimento a delle modalità in uso a tutte le concessionarie. È un metodo che consente di compensare debiti e crediti bancari tra società diverse appartenenti allo stesso gruppo. Se Glaming e dunque Mondadori non l’hanno usato è solo perché ancora non hanno di fatto cominciato la raccolta. Mondadori è entrata a giugno e si occupa della raccolta dei giochi on line. Ma mentre le norme introdotte dalla legge di stabilità in merito alla trasparenza e ai requisiti di onorabilità dei concessionari che si occupano della raccolta dei giochi fisici sono entrate in vigore a giugno stesso, quelle per le società che si occupano di on line sono entrate in vigore solo da luglio, cioè dopo l’entrata di Mondadori. A firmare la legge, datata 14 luglio 2011 è lo stesso presidente del Consiglio insieme con il ministro Tremonti. E questo lo dice lo stesso dirigente dei monopoli intervistato da Report. Se le norme sulla trasparenza e sui requisiti di onorabilità fossero state applicate anche in questo caso, forse la concessione non avrebbe potuto essere assegnata, perché c’è di mezzo una fiduciaria, i cui proprietari sono sconosciuti e perchè il premier è di fatto proprietario al 53% di Mondadori ha in corso un processo per frode fiscale».