martedì 4 ottobre 2011

Pdl presenta emendamento al ddl intercettazioni: non pubblicabili fino a udienza-filtro


di Martina Strazzeri

E' stato presentato da parte del capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia, Enrico Costa, un emendamento al ddl intercettazioni e si è previsto che il contenuto delle intercettazioni non potrà mai essere pubblicato fino «all'udienza-filtro», anche quelle trascritte nelle ordinanze di custodia cautelare. Come Pdl è stato presentato un solo emendamento. A titolo personale, il deputato Pdl Manlio Contento ne ha presentati sette. Il Pd circa 400.

Enrico Costa ha dichiarato: «Abbiamo deciso di recepire il ddl Mastella solo per quanto riguarda la possibilita' di pubblicare il contenuto delle intercettazioni solo dopo che ci sia stata la cosiddetta 'udienza-filtro'. Solo dopo che si sara' stabilito quali siano gli ascolti rilevanti o meno, sara' possibile pubblicare il contenuto. E questo varra' soprattutto per quelle trascritte nelle ordinanze di custodia cautelare. Anche per quelle si dovra' attendere il momento in cui il magistrato fara' una selezione degli ascolti».

Sono costate care le intercettazioni ordinate dalla magistratura alle casse dello Stato nel 2009: 272 milioni di euro spesi per controllare 119.553 telefoni e 11.119 ambienti. E la crisi ha peggiorato la situazione, con tutti i tagli che sono seguiti, visto che si è innalzato il debito nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici: circa 900 milioni di euro, di cui 500 impiegati per il noleggio delle apparecchiature e il resto per le intercettazioni.