Il settimanale britannico, The Economist, ha scritto: «Addio Silvio, benvenuto Monti». E sulla copertina, un grande titolo «That's All, Folks», che vuol dire è finita ragazzi.
Ancora una volta, l'Economist si è scagliato contro Berlusconi, scrivendo che «è inadatto a governare. Persino noi siamo rimasti scioccati nel vedere come, mentre la crisi dell'euro si stava avvicinando all'Italia, egli abbia dedicato il suo tempo alle feste e ai giochi politici e abbia accantonato la necessità di fare le riforme. Senza Berlusconi l'Italia ha ancora una possibilità. Il suo debito, benché alto, è stabile. Non ha patito una bolla immobiliare e il conseguente crollo del sistema bancario. Gli italiani sono dei buoni risparmiatori e gli introiti fiscali del governo non dipendono troppo dalla finanza o dalle proprietà. Prima di applicare il pagamento degli interessi, l'Italia può persino godere di un avanzo primario». Per il settimanale «nulla ora può evitare una crisi del debito in Italia».
Per quanto concerne la nomina di Mario Monti, è stato scritto: «La sua nomina delizierebbe i mercati. Tuttavia, è importante anche una grande maggioranza a suo sostegno in Parlamento. Tale governo provvisorio avrà una parte da giocare nei prossimi mesi. Ma le riforme dovranno essere protratte per anni. E questo richiede, più di ogni altra cosa, legittimità democratica. Perché l'euro sopravviva serve che l'Italia si salvi. La «promessa» uscita di Berlusconi offre agli italiani la possibilità di lasciarsi alle spalle anni di stagnazione, «sociale, economica e politica». «È ora di cambiare spiaggia», conclude l'Economist.
Ancora una volta, l'Economist si è scagliato contro Berlusconi, scrivendo che «è inadatto a governare. Persino noi siamo rimasti scioccati nel vedere come, mentre la crisi dell'euro si stava avvicinando all'Italia, egli abbia dedicato il suo tempo alle feste e ai giochi politici e abbia accantonato la necessità di fare le riforme. Senza Berlusconi l'Italia ha ancora una possibilità. Il suo debito, benché alto, è stabile. Non ha patito una bolla immobiliare e il conseguente crollo del sistema bancario. Gli italiani sono dei buoni risparmiatori e gli introiti fiscali del governo non dipendono troppo dalla finanza o dalle proprietà. Prima di applicare il pagamento degli interessi, l'Italia può persino godere di un avanzo primario». Per il settimanale «nulla ora può evitare una crisi del debito in Italia».
Per quanto concerne la nomina di Mario Monti, è stato scritto: «La sua nomina delizierebbe i mercati. Tuttavia, è importante anche una grande maggioranza a suo sostegno in Parlamento. Tale governo provvisorio avrà una parte da giocare nei prossimi mesi. Ma le riforme dovranno essere protratte per anni. E questo richiede, più di ogni altra cosa, legittimità democratica. Perché l'euro sopravviva serve che l'Italia si salvi. La «promessa» uscita di Berlusconi offre agli italiani la possibilità di lasciarsi alle spalle anni di stagnazione, «sociale, economica e politica». «È ora di cambiare spiaggia», conclude l'Economist.