di Martina Strazzeri
Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto, l'ha «sparata davvero grossa». E' risaputa la sua ostilità nei confronti dell'omosessualità e adesso ha detto che costituisce un «peccato assai più grave delle imprese del premier». La sua non sembra una lotta contro l'omosessualità, ma contro coloro che non appoggiano il presidente del Consiglio. In tutti i modi ha tentato di difendere l'indifendibile, dicendo così: «Io credo che oggi sia in atto una vera caccia al Berlusconi se penso che buona parte dei giornali é dedicata a lui e che ben quattro procure gli dedicano esagerate attenzioni.Penso che sarebbe utile lasciare governare e aspettare che la recente manovra finanziaria dia i suoi frutti. Molti osservatori sembrano più intenzionati a fare cadere il governo che alla fedele aderenza alla realtà». Poi si è scagliato contro Vendola: « Io non ne posso più della retorica inutile di Vendola. Credo, da cattolico, che la omosessualità praticata sia un peccato gravissimo e contro natura, certamente peggiore di chi va con l'altro sesso. Alla luce dei fatti, senza stilare classifiche, Vendola pecca molto di più di Berlusconi». E dopo gli omosessuali, è stato il turno degli ebrei e dei musulmani, dei quali Babini ha detto: «Nella storia gli ebrei sono stati perseguitati, ma loro non fanno e non hanno mai fatto molto per farsi benvolere ed amare, hanno i loro peccati commessi come e forse più degli altri e poi sono tremendamente attaccati ai soldi». Secondo l'opinione espressa da Babini anche in tempi passati, gli omosessuali sarebbero dei malati, che non sono degni di ricevere la comunione». E per fortuna che la nostra Chiesa parla di pace, accettazione del prossimo e soprattutto del diverso. Insomma, qui calza a pennello il detto «predica bene e razzola male». Per fortuna, molti membri del panorama religioso hanno preso pubblicamente le distanze dal pensiero di Babini, come l'attuale vescovo di Grosseto, Franco Agostinelli, che ha affermato in precedenza: «Sono davvero scocciato perché quelle parole non rispecchiano assolutamente il pensiero della nostra diocesi. Sono pronunciate da una persona anziana che parla per sé, non a nome della comunità dei cattolici di Grosseto. Babini è anziano e ha anche qualche problema di salute».